giovedì 1 settembre 2016

Racconto n. 16 di Andrea da Sardara (VS) (RaccontAssisi)



Se penso a questo luogo, la mia mente rievoca ricordi lontani. Mi porta indietro nel tempo e alla gita di quinta elementare. Ero bambino e non avevo molta capacità di apprezzare le cose che mi circondavano. Correva l'anno 1998, un anno dopo il devastante terremoto che colpì fortemente Assisi. In quella mia breve visita di una giornata, ricordo perfettamente come se fosse oggi, la bellezza che Assisi emanava. Rimasi incantato dalle mattonelle coi nomi che univano Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Vedevo e leggevo una marea di nomi e fortemente speravo di trovare pure il mio. Realizzai poco dopo ( grazie alla spiegazione dei nostri accompagnatori) che quei nomi erano presenti perché quelle persone avevano donato un'offerta, per aiutare Assisi e i suoi abitanti, a risollevarsi dalle difficoltà causate dal sisma. Arrivati alla Basilica, notai subito le giganti impalcature che la circondavano per concludere le opere di restauro e ristrutturazione. Trascorsi tutto il tour con la bocca aperta e gli occhi spalancati. Tutto era enorme: gli affreschi, l'altare maggiore, il soffitto, la cupola.. non ero abituato a tali maestosità. Nel passare degli anni tornai ad Assisi diverse volte. Nel 2007 vi andai con un gruppo della mia Diocesi mentre si rientrava dall' Agorà dei giovani. Fu una sosta di qualche ora. La cosa che mi sorprese è che a distanza di anni, sapevo come muovermi, dove andare. Corsi alla Basilica inferiore, proprio ai piedi di San Francesco. In quel luogo abbozzai una preghiera. Nella Basilica superiore, finalmente si potevano ammirare tutti gli affreschi che ricoprono ogni singola parete interna. Dal 2007 a oggi, sono trascorsi parecchi anni e in tutto questo tempo sono tornato ad Assisi più volte: Marcia Francescana 2014, Convegno Progetto Policoro 2015, Corso fidanzati 2016. Ho avuto la grazia di visitare Assisi in tutte le stagioni dell'anno. Assisi è stupenda anche d’ inverno, sotto il Natale. Ti ritrovi immerso in un fiume di lucine colorate lungo tutte le strade e la cosa più sorprendente è che in ogni angolo di strada puoi trovare un presepe pronto a catturare la tua attenzione. E' meraviglioso visitare Assisi sotto il Natale adornato di luci e presepi, e poter stare proprio lì, dove il presepe "è nato". 

Durante questi anni, Assisi è divenuta parte fondamentale della mia vita. Sento di appartenere a questi luoghi, di farne parte, di esserci cresciuto in quelle vie. Stare ai piedi di Francesco e Chiara, in quei silenzi assordanti fatti di preghiere, sentirsi ascoltati, coccolati e amati, mi ha aiutato a intraprendere scelte fondamentali per la mia vita. Il 2 ottobre 2016 mi sposerò con la donna che il Signore ha pensato per me. Abbiamo scelto questa data perché è quella che più si avvicina alla solennità di san Francesco. Celebreremo un matrimonio in stile francescano, perché proviamo a seguire gli esempi di Chiara e Francesco ovvero vivere nella semplicità. Dopo le nozze, a Dio piacendo, torneremo insieme marito e moglie, a pregare sulle loro tombe e benedire la grazia per aver intercesso per noi. Assisi è il luogo di Chiara e Francesco, i pilastri della fede. Ma Assisi è anche il luogo dove trovi ristoro dell'anima, dove si rigenera lo spirito, dove si possono gustare panorami invidiabili. Assisi è il luogo della preghiera intima con Chiara e Francesco, luogo dove fai esperienza viva di Dio. Si dice che il primo amore non si scorda mai, lo stesso vale per Assisi perché  ti entra dritta nel cuore, perché Assisi è eterna, come l'amore di Chiara e Francesco per ciascuno di noi e soprattutto.. come l'amore di Dio.