La provvidenza - 24.08.2016 ore 3:36 un
forte boato...e il disastro. Morte e dolore. Il pensiero corre a quella
piccola porzione di terra tanto cara ai nostri amici frati e a quei luoghi
santi: Assisi il luogo in cui la pace si fa vedere e si fa sentire. Siamo due
amanti di due amanti di Dio Francesco e Chiara siamo cresciuti con i loro
luoghi natii negli occhi e con le loro preghiere nei nostri cuori e sulle
nostre labbra. Il nostro amore nato in una parrocchia francescana è cresciuti
con lo spirito di Francesco, designato sin ad essere il poverello che avrebbe
attirato tutti a sé per portare tutti a Cristo. Varie sono state le nostre
visite ad Assisi,chiudendo gli occhi riusciamo a vedere ogni luogo e quasi ne
assaporiamo la pace che da essi ne promana. Una delle esperienze più belle e
forti che abbiamo mai vissuto alla scoperta della spiritualità francescana
risale a quando svolgemmo il servizio di volontariato alla porziuncola. Tutto
tutto nacque così: io ed un mio amico a bordo di una Panda non molto comoda
partimmo per Assisi fervidi nell'animo per il pensiero francescano vissuto
nella nostra parrocchia e per l'amore dei luoghi dove Francesco e Chiara erano
vissuti. Arrivammo ad Assisi di sera inoltrata verso mezzanotte accompagnati da
una grande pioggia e ad accoglierci dopo aver bussato al portone di Santa Maria
degli Angeli furono i frati che senza esitazione ci ospitarono nel loro
convento. Mi sentii subito abbracciato dal serafico padre Francesco e
sperimentai la divina provvidenza, amore incondizionato. Da allora rimasi a
Santa Maria degli Angeli per un mese nelle vesti di volontario alla
Porziuncola. Fu un servizio che mi appago' molto perché non mi limitavo a
svolgere un servizio d'ordine ma ero dedito alla preghiera con i frati sin
dalle prime ore del mattino, all'accoglienza dei pellegrini nella
basilica fornendo loro cenni storici legati a Francesco e Chiara.
Coinvolsi successivamente la mia fidanzata a rivivere insieme
questa esperienza abbondante di serenità e Grazia, un'esperienza che custodiamo
ancor oggi nel nostro cuore gelosamente e che ha contrassegnato il proseguo
della nostra vita insegnandoci a mettere Dio al centro di tutto e
all'accoglienza del prossimo. Lì il Signore ci illumino e ci incoraggiò e
tornati nella nostra città organizzammo il nostro matrimonio che il Signore
benedisse con la nascita di due splendide bambine. Dopo qualche anno arrivò
nella nostra vita una dura malattia, croce che abbracciammo tenendo ben fermo
nella nostra mente il pensiero che la croce è una croce gloriosa e che
porta alla risurrezione. Così a giugno di quest'anno in occasione della
peregrinatio dopo 800 anni del crocifisso di San Damiano a San Damiano, siamo
tornati ad Assisi in ginocchio davanti a quel crocifisso che ispirò tutto e che
ci guardava con occhi grandi e pieni di amore e di misericordia. Essere tornati
ad Assisi questa volta sposati e con le nostre figlie ci ha rinsaldati
nella fede, resi gioiosi e commossi nel vedere le nostre bambine pregare lodare
cantare a Dio e parlare familiarmente di Francesco e Chiara.